Che cos’è l’invidia?
L’invidia è un sentimento di irritazione e fastidio, ed è definibile come l’ostilità causata dal benessere, dal successo e dalla superiorità di un’altra persona. L’ invidioso vede l’oggetto della sua invidia come un vincitore, e se stesso invece come un perdente, e a questo punto nessun ragionevole argomento lo aiuta a liberarsi da queste emozioni negative.
L’invidia è una brutta sensazione che può trasformare il successo di qualcun altro nel senso della propria inferiorità, la gioia di qualcun altro nel proprio malcontento e fastidio.
L’invidia fa sentire ad una persona una varietà di emozioni negative – risentimento, cattiva volontà, cattiveria, e anche aggressività.
In realtà esiste un tipo di invidia “positiva”- quando prevale un sentimento di gioia per il successo di un altro, anche se alcuni ritengono che essa non è affatto l’invidia ma l’ammirazione.
In altre parole i sentimenti suscitati dall’invidia sono simili alla sofferenza: non esistono però i farmaci capaci di alleviare questa sofferenza e l’unica cosa che si può fare in questo caso è cercare di capire o da solo o con l’aiuto di uno psicologo per quale motivo si prova invidia verso qualcuno.
Gli psicanalisti, in special modo Melanie Klein, allieva di Freud, ipotizzano che l’origine dell’invidia si possa rintracciare nell’infanzia, quando un neonato viene allattato al seno: lui non può avere sempre il latte e quindi non ha quello che vorrebbe avere sempre.
Gli psicologi sociali, invece, ritengono che l’invidia cominci a manifestarsi più tardi, quando il bambino pretende di avere i giocattoli di altri bambini o attenzione degli adulti tutta per se, a maggior ragione se ha dei fratelli e sorelle soprattutto minori.
E’ una credenza comune quella secondo cui le persone invidiose sono quelle che hanno avuto un’infanzia infelice o hanno subito un trauma, però è anche vero che ogni persona in una situazione o nell’altra qualche volta sperimenta l’invidia.
Nonostante tale sentimento venga ritenuto un sentimento negativo, in realtà si potrebbe dire che ci aiuta a capire i nostri desideri e noi stessi. L’invidioso vorrebbe assomigliare all’oggetto del suo sentimento, anche se magari in quel momento prova i sentimenti negativi verso di lui.
L’invidia non è semplicemente il desiderio di possedere qualche oggetto, che sia una macchina, un bene o il successo e quant’altro. L’invidia è un particolare atteggiamento verso la vita, e dietro il desiderio di possedere un qualcosa che ha un’altra persona in realtà si nasconde il desiderio di poter gioire e godere come quest’altra persona.
Ecco allora che invidiando noi ci liberiamo dalla responsabilità per la propria felicità e giustifichiamo l’insoddisfazione dalla propria vita.
L’invidia è più forte nei casi in cui la distanza sociale tra l’oggetto di invidia e invidioso è insignificante. Se tra le persone c’è una grande differenza di età o di stato sociale allora l’invidia è rara. E’ più probabile che la persona sia invidiosa del suo amico (conoscente, collega, vicino di casa, etc.) che acquista una nuova auto, piuttosto che di una celebrità che si compra una villa di lusso.
L’invidia è un’emozione negativa, è come tutte le altre emozioni negative è dannosa per la salute. Provoca attivazione del sistema nervoso, e non raramente aumento della pressione sanguigna, accelerazione della frequenza cardiaca, spasmi muscolari, e problemi digestivi.
In sostanza, l’invidia è un’emoziono molto distruttiva, che, possiamo dire, corrode non solo il corpo ma -ovviamente- tutto il nostro sistema psichico, e chi ha provato questa emozione potrebbe ricordare come era infelice.
E allora cercare di sopprimere l’invidia, o curarla?
Sappiamo bene che bisogna liberarsi dalle cattive abitudini, ma come stanno le cose nel caso di invidia?
Liberarsene non è così facile, ma annientarla attraverso l’acquisto di un bene che aveva suscitato appunto l’invidia è insensato. Inoltre non bisogna dimenticare che una sana invidia può costituire un meccanismo per il miglioramento di proprio comportamento, può diventare uno stimolo per le azioni costruttive.
Ci sono due tipi di metodi per liberarsi dall’invidia:
I metodi attivi – come il miglioramento o la riscoperta delle proprie qualità psicologiche, fisiche o mentali, la ricerca di propri nuovi obiettivi e della loro realizzazione.
Modi passivi – le persone che non hanno la forza di far fronte alla concorrenza, possono arrivare alla depressione, apatia, alla considerazione di se stessi come perdenti.
Una riflessione profonda aiuterebbe a capire quale conflitto psicologico interno è attivato dall’oggetto di invidia, quali sono le sue qualità che provocano questo sentimento e quali sono i nostri veri desideri, anche se è un lavoro difficile e non tutti sono pronti a mettersi in discussione.
dr. ssa Ivetta Grigoryan