COSA E’ …IL DISTURBO ACUTO DA STRESS?


Il Disturbo Acuto da Stress (DSA) è stato inserito nel DMS IV per includervi la sofferenza provata all’interno di un’esperienza traumatica, dalla quale può poi residuare un Disturbo Post Traumatico da Stress (PTSD).
Il DSA include infatti sia l’esperienza traumatica, ma anche i sintomi manifestati entro un mese dal trauma
per tal motivo, si ritiene giusto sottoporre le persone che ne soffrono ai trattamenti psicoterapeutici simili a quelli adoperato per il Disturbo post Traumatico da Stress. Un trattamento precoce del Disturbo Acuto da Stress può ridurre la gravità del Disturbo Post traumatico da Stress in cui può evolvere, o evitarlo del tutto.

Quali sono secondo il DSM 5 le caratteristiche del DSA?
– Esposizione a una forte minaccia alla vita o all’integrità fisica (inclusa la propria vita sessuale), per se stessi o altri.
– Comparsa di pensieri intrusivi o dissociazioni.
– INCAPACITà a provare emozioni positive.
– evitamento, sia a livello cognitivo che comportamentale.
– Irritabilità, difficoltà di concentrazione o ipervigilanza

Come si può trattare il Disturbo Acuto da Stress?
Per prima cosa, ovviamente, devono essere curate le lesioni organiche, tenendo sotto controllo i sistemi cardiocircolatori e gli eventuali danni ossei e neurologici.

In secondo luogo si si deve tener conto dello stato di ansia, agitazione, proteggendo il sonno del paziente. In questa fase possono essere usati psicofarmaci a basso dosaggio, ovviamente sempre dietro prescrizione medica.

Tutto questo non va comunque confuso con il processo di lutto che porterà comunque la persona alla depressione post trauma anche perché trattare farmacologicamente troppo presto la depressione post lutto può essere deleterio: non ha senso comprimere, per così dire, il dolore.
In realtà, studi ben evidenti hanno dimostrato come cercare di accelerare il processo con i farmaci potrebbe portare poi ad una angoscia più o meno cronica, frutto del non aver metabolizzato il dolore. Non ha senso infatti accelerare o comprimere il dolore, ogni persona ha i suoi tempi ed è giusto che vengano rispettati.
Vanno cioè superate una serie di fasi: l’angoscia, la disperazione, il confronto con con la situazione vissuta.
Facendo questo si potrà arrivare -prima o poi- alla risoluzione e al superamento del dolore psichico.

Nel Disturbo Acuto da Stress, in una prima fase, è poco utile cercare motivazioni profonde ma è invece utile aiutare il paziente a riprendere in mano la vita, affrontando in prima persona le paure.
In una seconda fase, invece, e in un progetto a lungo termine, una volta che la sintomatologia legata all’evento traumatico è stata ammorbidita, è utile una psicoterapia ad orientamento psicodinamico per capire la personalità del paziente, esplorando le zone vulnerabili per integrarle nella personalità complessiva (zone inconsce che influenzano la coscienza in maniera negativa).

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