COSA E’… L’ANSIA?


Cos’è l’ansia?

Preoccupazione, paura, stress.

E’ un modo di essere, momentaneo o duraturo.

Il soggetto con l’ansia è preoccupato o pauroso: questi stati d’animo possono essere intensi e derivano da un qualcosa di osservabile o dall’incapacità di adattarsi ad un fattore di stress.

L’ansia può essere accompagnata da nausea, respiro affannato, dolori al petto o alla pancia, tachicardia e tremore che, nei casi estremi, possono trasformarsi anche in terrore, attacchi di panico e brividi.

L’ansia è una emozione ed è spesso adattiva in quanto ha permesso all’umanità di sopravvivere. Se però i soggetti soffrono di troppa ansia questa diventa inadeguata e bloccante, ed è in questo caso che si fa ricorso alla psicoterapia dove, per descrivere l’ansia, viene usato il termine angoscia.

I pazienti che ne soffrono hanno una sorta di conflitto interiore e vive una sorta di catastrofe imminente. Ci si accorge, spesso, che la persona ha vissuto in ambienti inadeguati e non è riuscito a favorire il contenimento e la gestione dell’ansia (angoscia).

Ci sono due tipi di ansia: quella nevrotica (il pericolo con il quale si ha a che fare è interno); o reale (pericolo esterno).

Anche se sembra strano, non è sempre facile distinguere le due tipologie di ansia, soprattutto considerando come in realtà sia la nostra mente a creare i significati del mondo che ha intorno. In questo basti pensare alla paura delle malattie, che possono facilmente divenire “fobie”: tutti possono aver paura di una malattia -ad esempio un tumore- ma c’è un punto oltre il quale questa ansia di “avere una malattia” diventa una patologia vera e propria.

Un argomento molto importante è considerare che l’ansia non sempre sono un sintomo (o una patologia) a sé stanti: spesso sono il sintomo, a loro volta, di una depressione, o, anche, di malattie organiche.

Un errore in questo senso può essere veramente grave, e pertanto un soggetto che per la prima volta nella sua vita soffre di stati di ansia, dovrebbe essere visitato comunque anche da un medico, e comunque da un professionista che non cada nello stereotipo che tutti gli stati di ansia sono sempre e solo un sintomo di natura psicologica.

Superati i problemi della diagnosi, diciamo che per curare l’ansia ci sono due strade: la psicoterapia, e i farmaci.

Ovviamente, stiamo parlando dell’ansia non correlata a patologie organiche

La prescrizione dei farmaci è sempre compito del medico, meglio se psichiatra, che dovrà comunque considerare la possibilità di un trattamento antidepressivo. Ci sono alcuni errori che si fanno di solito nella gestione psicofarmacologica dell’ansia, e un bravo psichiatra li evita tutti.

Aggiungiamo qui che non bisogna affatto aver paura degli “psicofarmaci”: dati da un professionista bravo e preparato, non creano alcun rischio, e sono gestibilissimi.

L’intervento psicoterapico è, a parere di chi scrive, il migliore, perché -soprattutto se ben condotto sembra esser quello che più facilmente garantisce (in unione ad un trattamento psicofarmacologico limitato nel tempo) risultati duraturi nel tempo.

Come scegliere lo psicoterapeuta e la psicoterapia?

Facendo a meno delle etichette e delle notorietà: bisogna incontrare un professionista che ispiri fiducia, e con il quale si stabilisca un rapporto sereno e stabile e i risultati prima o poi si avranno.


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